Caldirola è prima di tutto montagna. Situata sul versante piemontese dell’appennino delle quattro province, è circondata da alcuni tra i più importanti rilievi della zona, raggiungibili
attraverso sentieri segnalati dal CAI, dalla FIE e dalla Provincia di Alessandria. Dal conosciutissimo Monte Giarolo (mt. 1473) su cui svetta la statua del Redentore, al Monte Gropà (mt. 1446), che
ospita la stazione di arrivo della locale seggiovia, dal ripido Monte Panà (mt. 1559) al panoramico Monte Cosfrone (mt. 1659), fino ai più conosciuti Monti Ebro (mt. 1701) e Chiappo (mt. 1700), che
contornano l’alta Val Curone. Tra i più caratteristici itinerari, percorribili anche in inverno con le ciaspole, la “via del Redentore” che conduce al Monte Giarolo e il sentiero 106, che unisce
Caldirola alla vetta del Monte Ebro passando per le faggete che ospitano il caratteristico Rifugio Ezio Orsi (mt. 1397). Ma non solo, perché da Caldirola è possibile raggiungere in breve anche
numerosi villaggi della val Borbera – Cantalupo Ligure, Albera Ligure, Volpara, Pobbio, Piuzzo, Capanne di Cosola - svallicando attraverso le antiche mulattiere che si dipartono dal lungo crinale che
sovrasta il paese. L’Associazione Fondiaria di Caldirola, in collaborazione con la Pro Loco, sta inoltre portando avanti un progetto di recupero dei vecchi sentieri per ripristinare brevi camminate
alla volta di incontaminati luoghi negli immediati dintorni del paese, come la Fontana Nascosta e la Fontana della Salute. Caldirola è scelto anche da molti come punto di partenza per la traversata
escursionistica della “Via del Sale” o “Via del Mare”, che conduce sulla riviera ligure in tre giorni di cammino.